Diamante e Isola di Cirella - Vista D'Amare Bed and Breakfast
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Diamante e Isola di Cirella

Diamante e Isola di Cirella

Orgoglio calabrese denominato “Perla del Tirreno”, così la definì la scrittrice Matilde Serao, passata da qui e affascinata dal luogo. Di origini recenti (il primo nucleo abitativo risale al 1634), rappresenta uno dei borghi più culturali della Calabria. Ospita infatti tra le vie del centro storico un vero e proprio museo a cielo aperto: passeggiando per le caratteristiche vie del paese si possono ammirare murales di artisti provenienti da tutto il mondo che hanno lasciato il segno e la firma del loro passaggio. È denominata, inoltre, “La Città dei Murales e del Peperoncino” e proprio a quest’ultimo è dedicato un Festival che si svolge ogni anno a fine estate ed è anche sede dell’Accademia del Peperoncino, diventato non solo un ingrediente tipico ma anche culturale. A pochi km di distanza da questa splendida località sono raggiungibili ulteriori punti di interesse non meno importanti: L’isola di Cirella, a pochissima distanza dalla costa, gli incantevoli ruderi dell’antica Cerillae (Cirella), pezzi di storia millenaria che ospitano ai suoi piedi un recente Anfiteatro in stile greco, luogo di importanti eventi culturali e artistici. L’isola di Cirella è facilmente raggiungibile dalla costa, una volta giunti nelle sue prossimità sarà possibile ammirare le numerose grotte ed insenature, la flora tipica della macchia mediterranea, arricchita da boschetti di euforbio e limoni.

Sulla sommità si ergono i ruderi di una fortificazione militare, detta Torre dell’Isola di Cirella, di pianta quadrata con lati lunghi circa 10 metri e mura spesse tre o quattro metri. Essa fu costruita nel 1562 per prevenire l’assalto dei pirati turchi all’abitato di Cirella.

Si presume che uno specchio di mare intorno all’isola nasconda alcuni reperti archeologici a causa di rinvenimenti di anfore risalenti al periodo greco romano.

I fondali del lato est dell’isola sono ricchissimi di vegetazione marina (Posidonia Oceanica) e si ritrovano anche esemplari di Pinna nobilis il più grande bivalve del mediterraneo.

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